“FABLAB for Cultural Heritage: Innovazione per l’archeologia” è uno dei principali progetti pilota avviati nella realtà bitontina con l’obiettivo principale di realizzare un laboratorio di rilievo e modellazione 3D e di fabbricazione digitale al fine di sviluppare le moderne tecniche di scansione 3D e le tecnologie di prototipazione rapida applicate ai Beni Culturali. Si avvieranno percorsi di studio, di sperimentazione e di formazione professionale per la valorizzazione e la gestione dei Beni Culturali e non solo.
FabLab Bitonto ed il Museo De Palo Ungaro, grazie alla Fondazione De Palo Ungaro ed in particolare al Presidente prof. Nicola Pice, hanno generato le condizioni al contorno per avviare il progetto “innovazione per l’archeologia” per l’incontro fra temi di carattere sociale e lo studio e la sperimentazione delle suddette tecnologie applicate all’archeologia.
Il progetto ha riguardato un solo elemento della collezione museale, ovvero il “Oinochoe plastica apula”, un vaso costituito da una testa di Persiano, interamente ingubbiata in bianco, con tracce di coloritura rossa. Risalente al 330-320 a.C. Tale reperto è stato scelto anche in funzione della sua complessità geometrica.
Abbiamo sperimentato differenti hardware e software open source e low-cost, affrontandone gli aspetti teorici e operativi: l’obiettivo è stato quello di analizzare l’intero processo che porta da un oggetto reale al corrispondente modello 3D digitale fino al processo che porta dal modello 3D digitale alla corrispondente replica in stampa 3D e alle sue infinite possibili applicazioni pratiche.
Il progetto sperimentale si è concluso con la stampa 3D del reperto in scala 1:1 in PLA/PHA con l’aggiunta di polvere di bronzo.
Il progetto nella sua complessità ha soddisfatto le nostre aspettative iniziali.